La poesia è un particolare linguaggio, arte e creatività condensata, con il “segno” più comune e conosciuto: parole usate in una certa società, contenuti e interessi etici, democratici ed estetici di quella stessa società, il mito del tempo, della solitudine psicologica e metafisica dell’uomo, il dolore e le macerie del cuore, si fanno canto e si condensano in un linguaggio aristocratico ed estroverso.
La poesia è sintesi estrema di immagini materiali ed immateriali, fisiche ed incorporee, di accertamenti analogici ed inconsueti, di fermenti, tensioni, ricordi, nostalgie e speranze.
La poesia è… si potrebbe continuare per ore ma aggiungeremo solo questo: è amore per la vita, in tutti i suoi aspetti, individuali e sociali, culturali, etici e politici. È sentimento che si fa canto attraverso le complessità esistenziali di ogni uomo. È poesia!
Perdonate se abbiamo consentito a noi stessi di proporre un’impossibile definizione, anche verso chi, certamente, è più preparato di noi.
Ciò detto dobbiamo rilevare che questa forma di arte, la quale non dà origine a un prodotto (come i quadri, le sculture ecc.) in quest’epoca del consumismo sta scomparendo.
Non si insegna quasi più, è ignorata dai grandi media. Noi ci proponiamo di portarla in città.
Foto di Franco Rabino
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